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La descrizione dei percorsi della TREGIORNIMTB

Da Forni Avoltri a Tarvisio

13° Traversata Ciclo Alpinistica delle Alpi

5 – 7 agosto 2012 – da Forni Avoltri a Tarvisio – realizzata grazie a www.angolinopasticceria.it

 Cartina generaleCartina prima tappaCartina seconda tappa – Cartina1 terza tappaCartina2 terza tappa

La “vera essenza dello stare insieme”

“(…) nel mondo dei patiti della MTB (…) sovente ci si sofferma solo a valutarsi per il mezzo che si possiede e per le capacità personali di guida dimenticando, alla fine, la vera essenza del perché ci si ritrova tutti insieme…le emozioni vissute e il calore con cui ci avete accolti sono cose che non dimenticherò. Voi tutti siete accomunati da una semplicità e da una spontaneità rare di questi tempi”.

Antonio
(per la prima volta alla TREGIORNIMTB)

Sabato 4 agosto

Per la prima volta il gruppo dei partecipanti è completo fin dalla sera che precede la partenza.
Ci sono i “nuovi arrivi” come Antonio, Claudio e Sabrina che, titubanti, partecipano per la prima volta alla TREGIORNI. E ci sono i “graditi ritorni” dopo qualche anno di assenza come Monica.

Il gruppo a Forni Avoltri

Il gruppo dei partecipanti alla 3GiorniMTB2013 alla partenza da Forni Avoltri

da sinistra: Gino, Graziano, Fabrizio, Pier, Claudio, Mattia, Antonio, Stefano, Sabrina, Raffaele, Massimo, Monica

Domenica 5 agosto – 1° tappa Da Forni Avoltri a Paluzza 

Percorso: Forni Avoltri, rifugio Tolazzi, rifugio Marinelli, passo di Monte Croce Carnico, Timau, Paluzza – Km 37  dislivello 1500 m

Lunedì 6 agosto – 2° tappa Da Paluzza al passo Pramollo   

Percorso: Paluzza, Castelvadajer, Casera Ramza, passo Cason di Lanza, Sella d’Aip, passo Pramollo – Km 35  dislivello 1800 m

Martedì 7 agosto – 3° tappa Da Pramoloo a Tarvisio

Percorso: Passo di Pramollo, Sentiero 03, Sella della Spalla, Egger Alm, Dellacher Alm,  Starband, Tarvisio – Km 50 c.a. dislivello 1300 m

La logistica

SpugnaAssistenza con pulmino guidato dal “Fulvio”

 

I pernottamenti

  • Sabato 4 agosto – Forni Avoltri – Hotel Al Sole www.alsoleromanin.it
    Domenica 5 agosto – Paluzza – Hotel Galles
  • Lunedì 6 agosto – Passo Pramollo – Albergo Al Gallo Forcello – www.forcello.com

Da Dobbiaco a Forni Avoltri

Martedì 9 agosto,  sulla piazzetta del Municipio di Forni Avoltri in provincia di Udine si è conclusa la 12° Traversata Ciclo Alpinistica delle Alpida Dobbiaco a Forni Avoltri realizzata grazie a www.angolinopasticceria.it

 
Bella!! …non solo per gli aspetti paesaggistici, per il percorso sempre vario e divertente, ma anche per  l’aspetto umano. Siamo stati un gruppo davvero forte”
M. Nocentini.

Cartina generaleCartina prima tappaCartina seconda tappaCartina terza tappa

Domenica 7 agosto – 1° tappa ” La TregiorniMtb2011 può cominciare!”Km 40  dislivello 1900 m
Percorso:  Dobbiaco, Villabassa, Prato Piazza, Carbonin, Lago di Landro, Valle Rienza, Val Rimbianco, Rifugio Auronzo.

Si parte da Dobbiaco verso Villabassa e si attraversa tutto il centro abitato fino ad uscirne verso ovest. Si svolta a sinistra in cerca della stradina asfaltata che porta a Prato Piazza. Al bivio per la valle di Braies si individua facilmente la strada sterrata alternativa verso Ponticello. La TREGIORNIMTB2011 può cominciare!

Siamo un bel gruppo, forte di quattordici pedalatori e fin dalle prime rampe si può prevedere che sarà anche un gruppo compatto e che procederà sicuro e unito. Il cielo sereno sopra Dobbiaco ha lasciato in fretta il posto a nuvole sempre più nere e man mano che si sale di quota la temperatura scende sensibilmente. A Prato Piazza (1993 metri) piove e fa freddo. Ci fermiamo il tempo di uno strudel e di un the caldo e poi, coperti con indumenti antipioggia, scendiamo fino a Carbonin lungo una veloce sterrata e con qualche divagazione su divertenti single-track. Seguendo la ciclabile Cortina – Dobbiaco raggiungiamo il lago di Landro. Non piove più, ma il cielo rimane cupo e minaccioso. Abbandoniamo la ciclabile e risaliamo la valle di Rienza attraversando un antico letto fluviale dal fondo molto pietroso fra una fitta e bassa vegetazione.   Dobbiamo seguire il sentiero 102. Si pedala fino al punto in cui il sentiero si divide: il ramo di sinistra (S102) prosegue verso il  rifugio Locatelli, mentre il ramo di destra (S108), che seguiamo, entra nella valle di Rimbianco e porta all’omonima malga. Fra abeti, radici scivolose e gradini di pietra camminiamo con la bici sulle spalle e ci innalziamo sulla destra idrografica della stretta valletta. In basso scorre il rio che termina nel lago di Landro. Intanto ricomincia a piovere, a tratti anche intensamente e di nuoco ci copriamo per non arrivare in rifugio inzuppati d’acqua. Più in alto la valletta si apre e il sentiero, diventato pedalabile, corre di lato al torrente. A quota 1800, quando gli abeti si fanno più radi la traccia si fa ampia fino a diventare una bella e larga sterrata. Spunta anche il sole e ancora una volta siamo costretti a fermarci per riporre nello zaino le giacche e le mantelline che ci proteggevano dalla pioggia. Speriamo di non doverle sfilare di nuovo fra qualche minuto!. La strada taglia gli ampi prati sotto la malga Rimbianco e si divide poco prima di un ponticello. Grazie al GPS di uno del gruppo scopriamo che il ramo di sinistra ci fa evitare ancora per un po’ l’asfalto, ma poi sarà inevitabile.

Raggiunta la strada che sale da Misurina continuiamo a salire. Mancano tre chilometri all’arrivo. Sono tre chilometri di una salita mitica, affrontata dai grandi campioni del ciclismo come Moser, Merchz, Anchetil in memorabili edizioni del Giro ciclistico d’Italia. E’ inevitabile provare una certa emozione nel percorrere questa salita. Ognuno sale con il proprio passo, ma tutti vogliono provare ad arrivare prima di qualcun’altro. E allora il gruppo si sgrana. Non ci si spetta più, reciprocamente. Si sa che l’arrivo è lassù. Anche l’ultimo: il più parsimonioso, o forse il più stanco, arriverà comunque alla meta. Già si vede il rifugio , ma ci sono ancora un paio di tornanti da affrontare. Ognuno spera di farcela e di non essere ripreso.  La pendenza della strada ora si fa più dolce; svolta a destra; un ultimo strappetto e finalmente l’arrivo.    Il cielo è grigio e la nebbia copre tutta la valle e le cime intorno, però  non piove più; per ora!

 Lunedì 8 agosto – 2° tappa “una Malga da leccarci i baffi” – Km 40 c.a. dislivello 1900/2000 m.

Percorso:  Rifugio Auronzo, Rifugio Locatelli,  Moso, Malga Nemes, Passo Silvella, Passo Palombino, Malga Dignas

E’ piovuto forte tutta la notte e le previsioni, almeno per il mattino, sono pessime. Forse qualche schiarita nelle ore centrali della giornata, ma verso sera torneranno piogge e temporali. La nebbia avvolge ogni cosa e la pioggia, anche se non intensa ci entra quasi nelle ossa. Alla forcella Lavaredo, al cospetto delle Tre Cime completamente celate dalla fitta nebbia, stringiamo più forte il laccetto del casco e scendiamo veloci verso   il rifugio Locatelli. Per errore seguiamo le indicazioni per San Candido girando intorno al Monte Paterno e rischiando di sbagliare clamorosamente strada. Ritornati sul sentiero giusto scendiamo lungo la valle Sasso Vecchio fino al rifugio Fondovalle. I più bravi la percorrono quasi interamente in sella. Il pericolo maggiore è il legno bagnato delle radici e degli scalini artificiali così fatti per facilitare gli escursionisti, qui sempre numerosi, ma che oggi si contano sulle dita di una sola mano. Qualcuno su quegli scalini rotola malamente e si ritrova con la bici per cappello. Al termine della discesa, quasi tutti, se non son caduti, qualche rischio lo hanno comunque corso.

Bisogna  ricordare che questo è un tratto vietato al transito delle biciclette e chi, come noi, ci passa lo fa a proprio rischio e pericolo. Raggiungiamo Moso che il cielo si è aperto, ampiamente. Il sole finalmente ci riscalda. Sono le prime ore del pomeriggio e dunque, fatti due conti: le schiarite  annunciate al mattino sono un po’ in ritardo; speriamo che siano in ritardo anche le piogge che dovranno seguire e che arrivino quando già saremo al riparo nella Malga.

Dal centro di Moso non è facile trovare l’indicazione per Alpe Nemes.

Non ci sono paline di sentieri e la cosa ci stupisce, in questi luoghi così dedicati all’escursionismo. Non ci rimane che affidarci alle indicazioni di un turista che si ricorda di esserci andato un volta, all’Alpe. Nei pressi della chiesetta del centro parte una stradina asfaltata molto ripida: via Alpe Nemes; è lì! La strada si incunea fra condomìni e nuove palazzine e sembra terminare in un parcheggio ma, poi, oltre il prato, continua con fondo sterrato. Da qui basta seguire sempre le indicazioni per Alpe Nemes: non ci si può sbagliare. Dopo la pineta il paesaggio si fa  grandioso; finalmente le cime e le guglie dolomitiche che prima ci inghiottivano nella nebbia si scoprono in tutta la loro grandezza ed è molto forte il contrasto con i pascoli verdi e ondulati che stiamo attraversando ora. All’Alpe Nemes ci servono strudel, cioccolate calde, the e minestre d’orzo in cinque minuti: sono organizzatissimi: come sempre!

Ora affrontiamo la penultima salita della giornata. In circa un’ora raggiungiamo il passo Silvella a 2400 metri circa e lasciamo definitivamente il Trentino Alto Adige. La TREGIORNI ha impiegato due anni per attraversarlo. Ora siamo in Veneto. Domani sera saremo in Friuli.

Sul passo ricomincia a piovere e fa freddo. Mentre scendiamo il tempo peggiora. I temporali pare siano più puntuali delle schiarite del mattino. Ci attende ancora una salita impegnativa fino ai 1995 metri del Passo Palombino. Il gruppo è stanco. La tappa sembra ancora lunga, più lunga del tempo che abbiamo a disposizione. Qualcuno si scoraggia e cerca una soluzione per abbreviare il percorso, visto che piove sempre di più. Ma la strada prevista è già quella più breve, dunque non c’è soluzione: bisogna proseguire.

La pioggia ogni tanto cessa. A Casera Melin non piove più e rispunta il sole. Via le giacche un’altra volta: ci prepariamo nuovamente a salire, ma sarà l’ultima ascesa impegnativa delle giornata. Grazie alle indicazioni di un malgaro troviamo il sentiero, non segnalato, e affaticati dalla stanchezza che ormai si fa sentire, raggiungiamo il passo Palombino pedalando a tratti.

La discesa non è bella. Il terreno è molto scavato dall’acqua e fangoso. E’ difficile stare  a lungo in sella. Anche a piedi le difficoltà non mancano, perché la pioggia abbondante di questi giorni ha reso tutto più scivoloso ed insicuro. Soltanto quando si raggiungono i primi pascoli si scende più veloci. Si supera la Malga Londo e poco più avanti, si incontra il bivio per Malga Dignas. Il cartello in legno indica km. 2,5. E’ davvero l’ultima salita della giornata. Arriviamo alla Malga preoccupati per il ritardo e pronti a scusarci, ma veniamo accolti con così grande calore dai gestori che di scuse nemmeno se ne parla. La sera sarà grande festa per noi e per  i gestori che ci serviranno una cena da leccarci i baffi con un indimenticabile sciroppo di sambuco!

Martedì 9 agosto – 3° tappa “Anche un maratoneta alla TREGIORNIMTB” – Km 35 c.a. dislivello 900/1000 m.
Percorso:  Malga Dignas, Sentiero  170 “delle malghe”, Sorgenti del Piave, Passo Avanza, Casera Vecchia, Forni Avoltri,
I forti temporali della notte hanno spazzato il cielo che ora è limpido e terso. Lasciamo la Malga in perfetto orario e risaliamo la ripida strada asfaltata seguendo le indicazioni della “Traversta Carnica” – sentiero 170. C’è allegria nel gruppo e, come ogni mattina, nei primi chilometri si scherza facilmente, come per ….la fatica che ancora ci attende prima di sera. Mezzoretta davanti a noi ci precede un carissimo amico che sta percorrendo lo stesso itinerario a piedi. E’ un amico che fino a qualche anno fa pedalava in nostra compagnia, ma che, alla mountain bike ha preferito la maratona e la corsa in montagna. Quest’anno però ha sentito il “richiamo del gruppo” e ha comunque trovato il modo di farne parte. Lo ritroveremo stasera a Forni, al termine della tappa. La strada che percorriamo è molto bella e corre parallela alla linea di confine con l’Austria a quote fra i millenovencento e i duemila metri. Unisce le numerose malghe della zona; per questo si chiama anche “strada delle malghe”. Alcune di esse sono aperte ed organizzate per l’ospitalità e la vendita di formaggi. Proprio sopra Malga Manzon si abbandona la larga sterrata e si prosegue dritto su sentiero erboso, seguendo sempre le indicazioni della Traversata Carnica – S170. Per un lungo tratto il percorso si fa più impegnativo, ma anche più divertente. La traccia sovente si restringe e in alcuni punti taglia pendii erbosi anche esposti. E’ un continuo saliscendi non sempre ciclabile, e termina alle case Antola dove ritorna la strada sterrata bella e larga. Ora si scende fino a Malga Chivion. Poco oltre troviamo a sinistra l’evidente deviazione per le “sorgenti del Piave”. In breve abbandoniamo i prati  ed entriamo in una fitta pineta dove la salita si fa più impegnativa. Attraversiamo ancora un prato e poi siamo costretti  a procedere a piedi su una mulattiera ripida e dal fondo assai sconnesso che si inoltra in un fitto bosco, dominato a destra dalle severe pareti rocciose del monte Peralba. Nella prima parte di questa salita si trova la deviazione per le sorgenti del Piave che dobbiamo seguire. Purtroppo è segnalata molto male, tanto che proseguiamo oltre e ci ritroviamo ad arrancare con la bici sulle spalle lungo un sentiero impervio e franoso. Siamo ormai oltre la quota prevista. Stiamo infatti salendo lungo il sentiero S134 che porta ad un colle sul confine austriaco a quasi 2500 metri.  Ripercorriamo l’itinerario a ritroso fino ad incrociare, nel fitto del bosco, una sbiadita freccia indicatrice “Rifugio Sorgenti del Piave” nei pressi di un enorme masso. Scendiamo allora il ripido pendio districandoci non senza difficoltà fra radici scivolose, pietre smosse e terra asciutta e friabile. La bicicletta è soltanto un intralcio. Ad ogni passo rischiamo di rotolare fino al fondo del bosco trascinati dal suo peso. Ma non c’è altro modo di procedere. Impieghiamo mezzora a superare questo pendio di soli 100 metri di dislivello. Single Track sulla Traversata CarnicaFinalmente, in fondo alla valletta,  si risale in sella dopo aver attraversato un ponticello di travi. Si procede lungo un bel single-track che supera un ulteriore vallone e sfocia in una bella mulattiera che risale la pineta sull’altro versante. Alcune rare tacche rosse numerate ci confermano che la via intrapresa è quella giusta; siamo sul sentiero S137 e in breve saremo in cima. Intanto il cielo sopra gli abeti è diventato grigio e  piove a tratti, per fortuna non in modo intenso. Superiamo una serie di svolte e di tornanti dalla pendenza ciclabile e un ultimo tratto più impegnativo, poi, Il bosco dirada, la strada diventa più larga e meno ripida e si apre un grande pianoro. Siamo alle sorgenti del Piave. Oltre il rifugio percorriamo circa un chilometro sulla strada asfaltata che scende a valle.  Ignoriamo la prima deviazione a sinistra, seguendo invece la seconda in direzione di Casera Vecchia – Passo Avanza su una bella e larga strada  sterrata. Quando ci inoltriamo nel “Bosco Avanza” il fondo  diventa più accidentato.

La sede stradale è tutta in acciottolato a schiena d’asino. E’ molto difficile stare in piedi perché le pietre sono lisce ed  umide. E’ utile diminuire la pressione dei pneumatici fino a 2 atmosfere o poco meno per aumentare il grip. In tal modo si viaggia più sicuri e veloci. L’ambiente è molto bello e suggestivo e questa strada è meritevole di elogio per il modo in cui è stata costruita e sopratutto conservata bene. Raggiungiamo in breve la strada asfaltata della val Degano (dal nome del torrente che la solca) e arriviamo tutti in gruppo sulla piazzetta del Municipio di Forni Avoltri. …e piove di nuovo!!

La TREGIORNIMTB2011 è finita!

Arrivederci al 2012 di nuovo su questa piazzetta di FORNI AVOLTRI, in Provincia di Udine.

La logistica

L’assistenza al seguito  è stata effettuata a cura dell’organizzazione con un auto messa a disposizione da Fulvio.  Grazie!

Il trasporto  da Forni Avoltri a Dobbiaco  è stato effettuato da Link TRECIMETRAVEL

I Pernottamenti

Sabato 7 agosto – Dobbiacowww.toblach.info

  • Garnì Pensione HEIDI
  • Garnì’ PICHLER Alfons
  • Hotel TOBLACHERHOF

Domenica 8 agosto –   Tre Cime Lavaredo  

Lunedì 9 agosto  – Val Disdende

La tshirt della TREGIORNIMTB2011la TSHIRT OMAGGIO ad ogni partecipante
Tshirt…grazie a www.angolinopasticceria.it

Da Bolzano a Dobbiaco

BRAVO! 8 ½ …è il voto che uno dei partecipanti ha assegnato a questa edizione  che si è conclusa oggi, 10 agosto, a Dobbiaco, in val Pusteria. Un’edizione pensata, forse, con qualche pretesa di troppo, ma che grazie alla collaborazione di tutti è stata riportata alle sue giuste dimensioni ottenendo ancora una volta un giudizio più che positivo da parte non solo di chi l’ha pedalata. Visualizza la Cartina

1° tappa “Sciliar – La porta delle Dolomiti”

Percorso: Fiè allo Sciliar, Rifugio Bolzano, Alpe di Tires, Rif.Sasso Piatto, Passo Sella.

Domenica 8 agosto – La tappa della grande fatica!

Si parte da Fiè ai piedi dello Sciliar verso le 9,30. Qualche problemino nel trovare la strada più pedalabile per raggiungere i laghetti ci fa perdere tempo e poi  la lunga ed estenuante salita al Rifugio Bolzano: quattro ore di ascesa fra ambienti e panorami di impareggiabile bellezza pedalando per la prima ora e poi con la bici di fianco e in molti tratti sulle spalle.

La tappa dei grandi spazi!

Tentando di pedalare sospesi sulle passerelle in legno, racchiusi fra le alte e strette pareti di roccia della “Fossa dello Sciliar”, ci è sembrato davvero di passare attraverso una stretta porta che si apriva in alto fra infiniti pascoli intensamente verdi, disseminati di accoglienti malghe. E più su ancora, fino al rifugio Bolzano, circondati dalle severe e spettacolari cime dolomitiche.

La tappa che non finiva mai!

All’Alpe di Tires ( nella foto) riusciamo ad individuare facilmente la zona del Passo Sella, che non ci pare molto distante. Sono le quattro del pomeriggio e giungeremo al Rifugio Valentini al passo Sella pochi minuti dopo le 19!

2° tappa “I Passi Dolomitici off – road”

Percorso: Rif. C. Valentini, Alb. Lupo Bianco, Passo Pordoi, Porta Vescovo, Ornella, Renaz, Pralongià

Lunedì  9 agosto – Il gruppo è stanco!

Vista la stanchezza del gruppo si evita la prevista salita al Rifugio Belvedere e il  transito sul sentiero “viel dal Pan”

Dunque, dal Rifugio Valentini si scende fino all’Albergo Lupo Bianco, come previsto, ma poi si sale su asfalto fino al Passo Pordoi per raggiungere gli impianti della Funivia Vescovo attraverso la sterrata ciclabile che si stacca sulla destra  nella discesa verso Arabba.

Pedaliamo tra la fitta rete di sterrate che uniscono le varie stazioni di partenza e di arrivo degli impianti invernali  di risalita.  L’ambiente che attraversiamo è comunque piacevole.  Regna l’ordine e la pulizia in ogni angolo. Tutto è perfettamente a posto come in un accogliente salottino appena spolverato.  Proprio al termine di una di queste strade sterrate, sul piazzale di arrivo di una seggiovia perdiamo le tracce del percorso ciclabile. Qualche centinaia di metri più avanti troviamo le tacche del SI (Sentiero Italia) con cui raggiungiamo, non senza difficoltà, il fondovalle nei pressi di Ornella. Risaliamo fino a Renaz e svoltiamo a destra verso Pralongià, luogo di arrivo della tappa.

3° tappa “Le Dolomiti Ampezzane”

Percorso: Pralongià, Armetarola, Col della Loggia, malga Fanes G., Valle di Fanes, Cimabanche, Carbonin, lago di Landro, lago di Dobbiaco, Dobbiaco.

Martedì 10 agosto – Ci vogliamo provare!!

Il panorama della sera prima è come svanito.  Dalle vetrate del rifugio Pralongià filtra una luce bianchissima. La nebbia non è fitta, ma nasconde ogni cosa e la sensazione di essere sospesi nel vuoto è quasi reale. Si intuisce però che il sole è già alto nel cielo e almeno per il mattino avremo tempo buono. Scendiamo lungo il sentiero 23 fino ad Armentarola e risaliamo per poco verso il passo di Valparola. e poi svoltiamo a sinistra per Malga Fanes iniziando poco più avanti la faticosa salita a piedi al col Loggia Stiamo procedendo spediti perchè, anche se non molto convinti, ” vogliamo provare”  a salire fino alle TRE CIME DI LAVAREDO entro sera. Dalla Malga Fanes scendiamo in Val di Fanes fino a Podestagno e oltre. Troviamo facilmente il tracciato della ciclabile Cortina – Dobbiaco sull’ex ferrovia. Nonostante l’impegno a diminuire il numero delle pause e la loro durata, siamo in leggero ritardo sull’ora limite per poter tentare la salita alle “Tre Cime”. In cielo, intanto, si stanno accumulando grossi e minacciosi nuvoloni neri accompagnati da sempre più vicini rumori di tuono. Basta uno sguardo e la decisione è presa: alle TRECIME ci saliremo con la prima tappa della TREGIORNIMTB2011!
Rilassati e comunque divertiti raggiungiamo Dobbiaco nel primo pomeriggio, in perfetto orario per far ritorno a Bolzano in treno e poi ognuno a casa propria

da sinistra: Meo, Fabry, Gigi, Andrea, Fulvio, Graziano, Marco G, Marco C, Gino, Raffaele, Massimo, Gherardo, Domenica, Monica (Rif. Valentini al passo Sella)!

Grazie a…

Andrea (CN)
Fabrizio (CN)
Gherardo (BG)
Graziano (MI)
Luigi (VE)
Marco C (FI)
Marco G (CN)
Massimo (BG)
Meo (CN)
Monica (CN)
Raffaele (BG)
…ottimi compagni di pedalata

Grazie
all’ amico Fulvio (CN)
e alla “mamma” Domenica (CN)

La logistica

Il trasporto  da Bolzano a Fiè allo Sciliar è stato effettuato da

ARTURO TAXI MERANO
cell. 347460 71 72

 

 

Il trasporto dei bagagli è stato effettato a cura dell’organizzazione con un pulmino di assistenza messo a disposizione da Meo e guidato da Fulvio

 

 

I Pernottamenti

Sabato 7 agosto

Domenica 8 agosto

Lunedì 9 agosto

 

Val Venosta, Merano, Similaun, Sentiero Europeo E5

dallo Stelvio a Bolzano,  per il passo di Similaun

Quella appena conclusa alle porte del centro storico di Glorenza, in val Venosta, è stata un’edizione particolarmente impegnativa. Tutte tappe con dislivelli oltre duemila metri e difficoltà cicloalpinistiche. Il meteo ha stravolto un po’ lo svolgimento delle tappe. Visualizza la cartina

La minaccia di temporali e piogge estese con calo delle temperature ha consigliato di salire al Passo del Similaun nella giornata di domenica, in cui era previsto un peggioramento solo nel tardo pomeriggio. A parte qualche chicco di grandine poco prima del passo e uno scroscio di pioggia al lago di Vernago, la tappa si è conclusa come previsto. Tutti quanti abbiamo pedalato, chi più chi meno sul ghiacciaio del Similaun e la sensazione è stata per tutti indimenticabile.

La tappa del lunedì è partita da Merano. Un cielo chiaro diffondeva una luce bianca ed abbagliante e l’aria era carica di umidità; presagio di pioggia quasi imminente. Abbiamo raggiunto il sentiero E5 (europeo 5) al Passo Croce.  Nuvole nere nascondevano l’ampio panorama che ci circondava e faceva pure freddo. Brevi, ma improvvisi rovesci di pioggia ci costringevano a rivestirci ad ogni sosta. Superato il Kaiser Alm, una bellissima malga sul sentiero E5 dove ci siamo scaldati con una squisita zuppa d’orzo, speck  e buon vino, è venuto giù il finimondo che ci ha indotti a scendere velocemente di quota e deviare in direzione di Merano. Il previsto arrivo a Bolzano è stato annullato. La pioggia intensa ci ha accompagnati fino al termine della gita ed è proseguita meno intensa per tutta la notte lasciandoci in ansia per la tappa di domani, anche se il meteo indicava “situazione in miglioramento”.

Martedì 4 agosto : non piove più. Dunque si parte per la tappa dello Stelvio. Trasferiti in auto fino alle porte di Glorenza in Val Venosta, pedaliamo in direzione Svizzera lungo la ciclabile che giunge da Merano fino a Tubre. Superiamo il bel centro di Munstair. A santa Maria iniziamo la salita al Passo d’Umbrail quindi allo Stelvio. Il gruppo si sgrana. Ognuno sale con il proprio passo. Ci riuniremo soltanto sulla cima con le gambe “sotto il tavolo” davanti a un bel piatto di pasta e un buon bicchiere di vino nel calduccio di un accogliente bar con il camino acceso. Dal piazzale dello Stelvio saliamo fino alla cima Garibaldi per seguire in quota il sentiero n. 20 fino al rifugio Forcola. Il tempo quì in alto non è bellissimo. Però non fa freddo. Le nuvole coprono appena le cime, ma lasciano intravedere  gli spettacolari ghiacciai dell’Oltres. Certo con il cielo azzurro sarebbe stata un’altra cosa, ma sempre meglio della pioggia di ieri. Per alcuni il sentiero è un divertimento unico, per altri un po’ meno, ma i luoghi attraversati sono talmente belli che la fatica e la scocciatura di scendere e risalire continuamente dalla bicicletta passano in secondo piano. Questo è “cicloalpinismo”!!

Grazie a…

Andrea Fe.(CN)
Andrea Fr.(VA)
Fabrizio (CN)
Gherardo (BG)
Graziano (MI)
Luigi (VE)
Marco (FI)
Massimo (BG)
Massimiliano (BG)
Mauro (CN)
Meo (CN)
Monica(CN)
Raffaele (BG)
…ottimi compagni di pedalata!

Grazie agli amici Sara e Fulvio (CN)

Le tappe

 

  • Domenica 2 agosto – Passo Rombo, Passo di Similaun, Val Senales, Stava, Merano – km. 82 dislivello salita 2068 m
  • Lunedì 3 agoso – Avelengo, Passo Croce, Sentiero E5, Merano – km 55 dislivello salita 2000 m
  • Martedì 4 agosto – Glorenza, Munstair, Giogo di Santa Maria, Passo Stelvio, Rifugio Forcola, Glorenza – km 67 dislivello salita 2200 m

Giro degli Zebrù, Livigno, Bocchetta di Forcola

Martedì 5 agosto si è conclusa a Bormio la TREGIORNIMTB2008, 9° Traversata Ciclo Alpinistica delle Alpi organizzata da www.ginobike.it.

TREGIORNI in mountain bike nelle Valli Cedec, Zebrù, Forcola e Braulio pedalando, spingendo, trasportando e… trascinando le biciclette su e giù per sentieri, mulattiere, pietraie, nevai e corde “più o meno fisse” in una zona fra le più belle delle Alpi Centrali, nel Parco Nazionale dello Stelvio.
Grazie per la partecipazione a: Andrea, Alberto, Fabrizio, a Fabio, a Gherardo, a Gigi, a Graziano, a Marco, a Monica, a Massimo, a Mauro e a Raffaele… ottimi compagni di pedalata!

Le tappe

Domenica 3 agosto – Giro degli Zebrù

Partenza da S.Caterina Valfurva poi, a seguire,  Rifugio Forni, Rifugio Pizzini, Passi degli Zebrù (3001m), Baita del Pastore, S.Antonio e ritorno a S. Caterina.
Cartina del primo giorno

 Lunedì 4 agosto – L’Arnoganello

Partenza da Arnoga poi, a seguire,  Passo Vallaccia, Trepalle, Livigno, Passo Alpisella, Laghi di Cancano, Torri di Fraele, Arnoga.
Cartina del secondo giorno

Martedì 5 agosto – Il baratro

Partenza da bivio Bagni Vecchi Bormio poi, a seguire, Passo Grasso di Solena, Valle Forcola, Bocchetta Forcola, Boccehtta Pedenoletto, Malga Pendenolo, Valle Forcola e ritorno a ritroso alla partenza.

Cartina del terzo giorno

Fotografie

Dalla Val Chiavenna a St. Mortiz, a Livigno, a Tirano

Martedì 7 agosto 2007,  nella piazza di Tirano, in Valtellina, si è conclusa la TREGIORNIMTB2007, 8° Traversata Ciclo Alpinistica delle Alpi organizzata da http://www.ginobike.it/

Visualizza la cartinaLeggi la cronaca

TREGIORNI in mountain bike lungo la Vai Alpina Centrale dalla Val Chiavenna, alla val Bregaglia, alla Valle Engadina, alla Valle di Livigno, alla valle di Poschiavio , alla Valtellina.

Grazie per la partecipazione  a Fabrizio, a Fulvio, a Gherardo, a Gigi, a Graziano, a Luigi. a Marco, a Maria, a Massimo, a Raffaele, a Sara.

Le tappe

  • Domenica 5 agosto  – L’antica via Bregaglia – Da  Verceia a Celerina
  • Lunedì 6 agosto – Il tour dei due mondi – Celerina, Livigno, Celerina
  • Martedì 7 agosto – Sui sentieri di “Trenino rosso” – Da Celerina a Tirano

I dati

  • 1° tappa: lunghezza 90 Km – Dislivello in salita 2100 m – Quota max 1815 m Passo Maloja
  • 2° tappa: lunghezza 80 Km – Dislivello in salita 1800 m – Quota max 2694 m Passo di Cassana
  • 3° tappa: lunghezza 45 Km – Dislivello in salita 800 m – Quota max 2323 m Passo del Bernina

Da Dongo al Lago di Como

Martedì 8 agosto. Sono le 17 circa quando il gruppo dei partecipanti all’ultima tappa della TREGIORNIMTB2006 giunge sulla piazzetta principale di Dongo sulle rive del lago di Como.

Partiti da Locarno di buon mattino hanno affrontato l’interminabile salita che da Arbedo porta alla capanna Gesero e poi al Passo San Jorio, ritornando in Italia dopo due giorni trascorsi fra le montagne svizzere del Canton Ticino.

A detta di tutti sono stati TREGIORNI di fatica, ma di gran soddisfazione.
Belli i luoghi attraversati e soprattutto belli i percorsi, ideali per praticare del sano “CICLOALPINISMO”.

Le tappe

  • Domenica 6 agosto – dalle Cascate del Toce a Bedretto
  • Lunedì  7 agosto  – da Bedretto a Locarno, lago Maggiore
  • Martedì 8 agosto – da Locarno a Dongo, lago di Como

I dati

  • 1° tappa: lunghezza 29 Km – Altitudine max 2479m – Dislivello in salita 1020m
  • 2° tappa: lunghezza 89 Km – Altitudine max 2438 m – Dislivello in salita 1230m
  • 3° tappa: lunghezza 64 Km – Altitudine max 2014m – Dislivello in salita 2005m

Link utili ed utilizzati

http://web.ticino.com/rupabiker/cartine/bed-form/bed-form.htm

http://web.ticino.com/rupabiker/index.htm

http://www.extrememtb.ch/montagne/gries.htm

http://web.ticino.com/rudaz/nufenen.htm

http://web.ticino.com/rudaz/gries.htm

http://www.extrememtb.ch/montagne/sangiacomo.htm

http://www.extrememtb.ch/fotografie2005/nojava.htm

http://www.extrememtb.ch/montagne/naret.htm

http://www.extrememtb.ch/montagne/corno.htm

http://www.gravedona.it/italiano/itinerari.html

http://www.roberto71.it/mtb/sanjorio.htm

Dalla Valsesia all’Aleschtglacier

Martedì 9 agosto 2005 si è conclusa la 6° Traversata Cicloalpinistica delle Alpi, dalla Valsesia al Aleschtglacier

La partenza prevista da Staffal, nella valle di Gressoney, è stata spostata ad Alagna a causa dell’assoluto divieto di scendere con le mountain bike dal Passo dei Salati sul versante della Val Sesia, per i lavori di sistemazione delle piste da sci e dei nuovi e tanto discussi impianti di risalita. Dopo aver fatto tappa a Macugnaga la prima sera,  nei due giorni successivi la TREGIORNIMTB 2005 ha varcato i confini nazionali ed europei raggiungendo la Valle del Rodano nella regione del Vallese svizzero terminando nell’alta valle dell’Alestch, in uno degli scenari più grandiosi e spettacolari dell’intero arco alpino.

L’ Associazione Pasticceri Provincia Granda – Amici del Cioccolato con la  TREGIORNIMTB dal 2003.

Per promuovere le finalità dell’associazione  è stata organizzata una serata di proiezione a Macugnaga al termine della prima tappa.

ProiezioneNel corso della proiezione, oltre alle immagini delle passate edizioni della TREGIORNIMTB, hanno destato particolare interesse quelle di alcuni lavori in cioccolato prodotti nel tempo dall’associazione “Amici del cioccolato”

Cuneese al Serpol

Cuneese al Serpol

Particolarmente apprezzato è stato il Cuneese al Serpol che, come ogni anno, l’organizzazione offre a tutto il pubblico presente, sempre numeroso.  Depliant Cuneese al Serpol
Bicicletta di Cioccolato
Ha suscitato la meraviglia di tutti la diapositiva della “bicicletta in cioccolato” a grandezza naturale preparata in occasione della tappa Cuneo – Varazze del Giro d’Italia 2002.

Dalla Valle di Champorcher alla Valle di Gressoney

Gran Traversata Cicloalpinistica delle Alpi

Con la TREGIORNIMTB 2004, è stato completato il 5° tratto della Grande Traversata Ciclo Alpinistica delle Alpi iniziata nel 1999 e con esso il tratto valdostano. Risalendo la valle di Champorcher lungo la Strada Reale, i partecipanti alla TREGIORNIMTB2004, hanno incrociato i sentieri che giungono in alta quota da Cogne, dove si era conclusa l’edizione del 2003 e da lì hanno continuato la Gran Traversata fino alla valle di Gressoney attraverso le terre alte della Valtournanche, della Val Clavalitè e della Val d’Ayas.

Bicicletta,Montagna e Cioccolato

La TREGIORNIMTB 2004 ha portato anche quest’anno, attraverso le Alpi, il logo dell’ASSOCIAZIONE PASTICCERI PROVINCIA GRANDA AMICI DEL CIOCCOLATO offrendo nei luoghi d’arrivo delle tappe i nuovi cioccolatini “Cuneesi al Serpol”  ( 100% burro di cacao),  prodotti esclusivamente dai laboratori artigiani iscritti all’associazione

TREGIORNIMTB & GOBI ‘ 03 Expedition

Venerdì 18 giugno –  ROCCAFORTE M.vì (CN)  “PALATENDA PRO LOCO”

Gino

Gino

Pubblico

Pubblico

 

 

 

 

Presentazione della TREGIORNIMTB 2004 nel corso della serata Gobi ’03 expedition in cui Daniele Robino racconta la sua avventura solitaria in moutain bike attraverso il deserto del Gobi, in Mongolia.   Immagini suggestive, supportate da un racconto emozionante , che hanno contribuito a creare la giusta ambientazione per svolgere il tema della serata: “la bicicletta come mezzo ideale per viaggiare e conoscere il mondo vicino e lontano”

La logistica

Un pulmino FIAT DUCATO 2800  da otto posti + l’autista, accessoriato  per il trasporto delle biciclette e con doppio condizionatore, era  a disposizione dei partecipanti per il trasporto dei bagagli da un posto tappa al successivo  e ha permesso, al termine della TREGIORNIMTB il recupero delle auto lasciate il primo giorno a Champorcher Chateau .

I Pernottamenti

  • Domenica 8 agosto all’ Hotel Cristina a Nus
  • Lunedì    9 agosto al  Rifugio Città di Casale a St. Jaques

Le carte

  • IGC N. 3   1:50.000 Il Parco Nazionale del Gran Paradiso,
  • IGC N. 5   1:50.000 Cervino – Matterhorn e Monte Rosa,
  • IGC N. 9   1:50.000 Ivrea – Biella – Bassa Valle d’Aosta.

La targa

Targa 2004

Targa 2004

Ad ogni partecipante è stata consegnata una targhetta  personalizzata “TREGIORNIMTB 2004″da applicare alla propria bicicletta

 

I Numeri

  • Km totali: 145
  • Dislivello in salita:  5200 m
  • Cima Coppi: Col Fussì 2912 m

La TREGIORNIMTB 2004 si è svolta  grazie al contributo di

Amici del Cioccolato

Pasticceria L'AngolinoOttica i PorticiMacelleria Carlo Arnolfo

 

 

 

 

Con la collaborazione di

Proloco Roccaforte Mondovì

Proloco Roccaforte Mondovì

Informatica System

Informatica System

Gobi Expedition 2003

Gobi Expedition 2003

Traversata dalla Valle Pesio al Mare Ligure

La traversata descritta in queste pagine è stata compiuta durante l’edizione 2001 della TREGIORNIMTB con partenza domenica 2 settembre da Certosa di Pesio, nell’omonima valle ed arrivo sulla spiaggia di Ventimiglia in provincia di Imperia il martedì 4 settembre, per un totale di 156 Km. E un dislivello di 3820 metri in salita.

( la destra e la sinistra sono riferite al senso di marcia – le distanze indicate in parentesi sono progressive )

1° Giorno –  Da Certosa di Pesio a Tende (Vallè de la Roya)

Distanza: 58 Km

Dislivello in salita: 1779 mt

Sterrato: 70%

Bici a mano: 2%

Cartografia:

  • ICG 50000 N.8 – Alpi Marittime
  • IGN France 25000  – Vallè de la Roya

2° Giorno – da Tende alla Colla Melosa

Distanza: 38 Km

Dislivello in salita: 1456 mt

Sterrato: 79%

Ciclabilità: 100%

Cartografia:

  • ICG 50000 N.8 – Alpi Marittime
  • IGN France 25000  – Vallè de la Roya

3° Giorno – da Colla Melosa a Ventimiglia

Distanza: 60 Km

Dislivello in salita: 545 mt

Sterrato: 79%

Ciclabilità: 100%

Cartografia:

  • IGN France 25000  – Vallè de la Roya
  • IGC 50000 N.14 – San Remo Imperia Montecarlo