2° giorno – 25 agosto 1999

Da Pont d’la Ceino a Sambuco

Dal Campeggio comunale di PONT d’la CEINO si risale la statale toccando i centri di Prazzo, la piccola frazione di Maddalena fino alle prime case di Acceglio (m. 1250 Km 11 da Pont d’la Ceino) dove la si abbandona per seguire, a sinistra, la strada asfaltata che risale il vallone di Unerzio. Per la bellezza naturale del paesaggio questo vallone ha ottenuto, attraverso un Decreto Ministeriale degli anni ’70, il riconoscimento di “zona d’interesse pubblico”. Giunti a Chialvetta, per evitare l’asfalto, si possono seguire le indicazioni della Gta (tacche bianco-rosse) imboccando il sentiero segnaltato di lato alla chiesa. Si riprende la strada asfaltata a Pratorotondo nei pressi del rifugio Unerzio seguendola fino alla biforcazione per il colle Ciarbonet dove termina l’asfalto (m. 1730 Km 17,5 da Pont d’la Ceino). Si prosegue in direzione Sud seguendo l’indicazione per il Passo della Gardetta, nonché le tacche bianco-rosse della Gta fino ad un pilone sacro che precede le grange Resplendino (m. 1951 Km 19,5 da Pont d’la Ceino). Iniziamo la salita a piedi lungo la mulattiera che si stacca a sinistra del pilone e seguendo il percorso della Gta ci porta in 1 ora e 45 minuti, circa, al Passo della Gardetta (m. 2437). Dal colle il panorama si apre ad Est sui vasti altopiani della Gardetta e della Margherina dominati dall’imponente Rocca La Meia. Ad ovest il panorama è dominato dal massiccio dell’Oronaye e dai solchi rocciosi del Vallonasso;, sullo sfondo spuntano le cime dell’alto vallone di Stroppia. Dal colle si scende lungo l’ex rotabile militare che transita accanto al Rifugio della Gardetta (m. 2350 Km 1,5 dal Passo della Gardetta) e con un successivo breve tratto in discesa si giunge al bivio con la strada che sale dal vallone di Preit. Proseguiamo a destra in leggera salita con ottimo fondo stradale che permette un buon ritmo di pedalata. La rotabile, mantenendosi sempre intorno alla quota dei 2400 metri, contorna con ampio raggio le piccole valli che diradano nei prati sottostanti la Rocca La Meia. Volgendo lo sguardo verso Nord possiamo rivedere il tratto percorso il giorno precedente fra i colli Rastcias e di Sampeyre , sulla dorsale che divide le valli Maira e Varaita cui fa da sfondo il Monviso.

In leggera discesa la strada giunge al colle di Margherina che mette in comunicazione la valle Maira con la valle Stura. A sinistra, poco a monte del tracciato, un piccolo balcone erboso si affaccia sui pascoli dominati dall’imponente parete Sud della “Meia” . E’ possibile, da questo punto, seguire a ritroso tutto l’itinerario percorso da qui fino al passo della Gardetta, dietro cui spunta ancora la cima del monte Oronaye. Ritornati sulla strada transitiamo, poco più avanti, tra le casermettte diroccate della Bandia (m. 2408 Km 12,5 dal Passo della Gardetta) e con una breve salita ci affacciamo sui prati dell’omonima conca, chiusa a Nord dalle pareti del Becco Grande. La strada si divide: il ramo di snistra contorna da nord tutta la conca e si incunea, dopo un lungo tornante, nello stretto intaglio del colle di Valcavera, facilmente individuabile proprio di fronte a noi in direzione Est; il ramo di destra, che seguiamo, scende nella conca e raggiunge il gias Chiaffrea con alcuni tornanti (m. 2272 Km 14,5 dal Passo della Gardetta) Lasciando il gias sulla destra scendiamo ai pascoli sottostanti e ritroviamo in breve le tacche biancorosse della Gta che ci indicano la direzione per raggiungere Sambuco. La mulattiera attraversa una lunga pietraia ed entrando nel Vallone della Madonna transita sotto le ripide pareti del monte Bersaio al di qua di un profondo corso d’acqua. La discesa è impegnativa, a tratti tecnica e a tratti veloce ma, comunque pedalabile e soprattutto altamente gratificante. Giunti al fondo del vallone ci si immette nella strada lastricata in porfido che sale alla piazza principale di SAMBUCO.

... salendo alla Gardetta

… salendo alla Gardetta (Foto di Gino Borello)

L’itinerario attraversa uno fra i più suggestivi e spettacolari ambienti montani percorribili in mountain bike: gli altopiani della Gardetta – Margherina – Bandia che, con i numerosi colli che li solcano, uniscono le valli Maira, Grana e Stura.

E’ una traversata di ampio respiro per i grandi spazi nei quali si svolge ma, che presenta anche l’impegnativa salita “bici a spalle” ai 2437 metri del Passo della Gardetta